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Cronaca Refrontolo

Rapina ad un negozio di alimentari, pesanti condanne per i tre banditi

Gary Peruzzetto, Ivano Pin e Elisa Zanin sarebbero i responsabili dei tre colpi messi a segno nel marzo del 2023 al Belmarket di Refrontolo e in una tabaccheria della provincia di Padova. I malviventi sono stati giudicati con il rito abbreviato

«Questa è una rapina». Erano entrati intorno alle 19 del 2 marzo 2023 scorso all'interno del Belmarket, in via della Vittoria a Refrontolo, puntando una pistola scacciacani e un coltello contro la titolare Edda Doro e una dipendente ed erano scappati a bordo di una Punto Bianca con l'incasso della giornata, circa 800 euro, più 200 euro contenuti in un cassetto. Dieci giorni dopo invece, sempre a volto coperto e con le armi utilizzate per il primo colpo, avevano preso di mira una tabaccheria di Zeminiana di Massanzago (in provincia di Padova) fuggendo con 2mila euro di bottino. Infine il 21 marzo erano entrati in azione in un negozio di tabacchi a Santa maria di Sala (Venezia) da cui avevano sottratto 1.700 euro. Per garantirsi mano libera e una fuga tranquilla i rapinatori, in quella circostanza, avevano immobilizzato con delle fascette di plastica il titolare per poi rinchiuderlo in uno sgabuzzino. La corsa verso le loro abitazioni è stata però intercettata carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto, coordinati dal comandante Francesco Galante, e i militari della Compagnia di Venezia che hanno collaborato all'indagine: la Fiat Punto con i due uomini e la donna si era diretta verso l'ingresso del Passante di Mestre, imboccando la A27 e quindi la A28. All'uscita del casello di Cordignano ad attendere i banditi c'erano i militari dell'Arma

Già giudicati per la rapina nel veneziano (erano stati condannati entrambi a 4 anni) oggi il 47enne coneglianese Gary Peruzzetto (difeso dall'avvocato Alessandra Nava) e il vittoriese 58enne Ivano Pin (difeso dall'avvocato Sabrina Dei Rossi) sono comparsi davanti al giudice per l'udienza preliminare Piera De Stefani per il processo in abbreviato in cui dovevano rispondere delle rapine di Refrontolo e Massanzago, di porta abusivo di armi e della ricettazione di una targa rubata a Piove di Sacco (Padova). Con loro c'era anche Elisa Zanin, 38enne di Conegliano che era anche la compagna di Peruzzetto, che avrebbe effettuato un sopralluogo al Belmarket poco prima che gli altri due entrassero in azione. Il gup ha condannato tutti e tre: Peruzzetto a 4 anni e 10 mesi (con la concessione delle attenuanti generiche), Pin a 5 anni e 6 mesi e la Zanin a 4 anni e 10 mesi. Nei confronti degli imputati è stato dichiarato il non doversi procedere in relazione alla ricettazione, derubricata in furto, in quanto non era stata presentata la querela; per la Zanin è stata esclusa inoltre la partecipazione alla rapina avvenuta a Massanzago. I tre imputati sono stati interdetti dai pubblici uffici per 5 anni.

Il caso era salito all'onore delle cronache quando Peruzzetto, lo scorso aprile, era uscito dal carcere per la scadenza dei termini di custodia cautelare senza che nel frattempo il giudice competente per territorio, quello del tribunale di Venezia, la confermasse. L’autorità giudiziaria trevigiana si era infatti dichiarata incompetente passando la palla a quella lagunare tenuto conto che l'arresto era stato avvenuto la sera della scorribanda veneziana. Peccato però che il fascicolo sia rimasto a nel capoluogo della Marca. Così il legale del 46enne, decorsi i termini, ne aveva ha ottenuto la scarcerazione. La Procura veneziana, il 18 luglio, aveva sanato l'errore, rimettendo Peruzzetto dietro alla sbarre.

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